di Luigi Alici* Parole chiave: speranza, guerra, cristianesimo, Bloch, Habermas. Il contrasto tra disperazione e speranza, plasticamente rappresentato dalla celebrazione cristiana del Giubileo in un tempo di guerra e di violenza diffusa, chiama in causa la possibilità di un ripensamento della forza sovversiva della speranza, umana e cristiana, reso possibile anche da un confronto storico con il secondo dopoguerra. È davvero singolare che un miliardo e 405 milioni circa di cattolici nel mondo si trovino a celebrare il Giubileo della speranza in un tempo di disperazione. Potremmo anche dire: un anno di grazia in un tempo di disgrazia. L’aspetto forse più paradossale di questo contrasto non consiste soltanto nel fatto che l’equilibrio mondiale di guerra e pace, continuamente precario, sia sempre più sbilanciato pericolosamente verso le guerre, in senso letterale (guerre tra eserciti, e addirittura tra eserciti e popolazioni civili) e traslato (sfrenate competizioni finanziarie e comm...
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